“Non si nasce donne: si diventa.”
Simone de Beauvoir
Nel 1925
La storia di Giuliana
La storia di Giuliana è la storia di una donna di inizio secolo nata in una famiglia patriarcale dalla quale non si è mai riuscita a riscattare. Giuliana è nata nel 1925 in Abruzzo, ad Ortona, dal matrimonio, combinato, tra Giustino Ciavolich e Geppina Berardi.
A causa della condizione della donna all’inizio del XX Secolo in Italia, è sempre stato impossibile per lei gestire la sua parte di proprietà
La Dote
All'epoca
``le signorine`` erano un peso per le famiglie,che ne dovevano gestire il destino con dei buoni matrimoni per i quali era necessaria ‘la dote’. In sostanza, si trattava di un peso economico. In certe famiglie, quando nasceva una figlia femmina, era tutt’altro che una festa.
Il Cappello
Così accadde
che quando lei nacque e al padre Giustino fu annunciata la buona novella, lui subito uscì di casa per acquistare un cappello nuovo, ma quando lo avvisarono che si trattava di una bimba, il cappello fu riportato dal cappellaio.
L'Eredità
Il fratello
di Giuliana, Giuseppe Ciavolich, nacque dopo 5 anni e fu a lui che, morto Giustino, toccò portar avanti la proprietà terriera dei Ciavolich. Aveva solo 16 anni, ma all’epoca si usava cosi.
Il Riscatto
La Rinascita
Giuliana, passata una vita intera senza un riscatto, a 95 anni ha lasciato alla nipote Chiara Ciavolich la sua tenuta di Miglianico (Ch), affinché lei potesse riscattare in qualche modo il suo nome e la sua storia. Lo ha fatto a due condizioni: la prima è che il vino prodotto a suo nome non si chiamasse Ciavolich ma Vicini, in nome del suo legame con l’unica persona cara della sua vita: la sua amata nonna Donna Ernestina Vicini.
La seconda è che il vino a suo nome avesse uno scopo: quello di sostenere tutte le donne nel loro processo di emancipazione a autoaffermazione.
Da qui la rinascita di Giuliana, la rinascita di una donna: Giuliana Vicini.